Legge sulla medicina della procreazione5. giugno 2016

Obiettivo: Nell’ambito della fecondazione artificiale, in due casi, dovrebbe essere possibile analizzare gli embrioni prima dell’impianto nell’utero.

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Situazione attuale

Con la fecondazione artificiale, l’ovulo di una donna viene fecondato in laboratorio. Questo procedimento genera un embrione che verrà poi impiantato nell’utero. Nella fecondazione artificiale è possibile sviluppare al massimo tre embrioni, i quali devono essere subito impiantati nell’utero materno. Ciò significa che non possono essere congelati per un trattamento futuro. Inoltre è proibito analizzare i geni dell’embrione prima dell’impianto nell’utero. Questo tipo di analisi viene chiamata diagnosi preimpianto (DPI). L’analisi dell’embrione è consentita solo nel corso della gravidanza. Tuttavia, nel 2015 il Popolo ha accettato un articolo costituzionale che consente in futuro la DPI. Per attuarlo, il Parlamento ha effettuato una modifica di legge. Contro tale modifica è stato chiesto il referendum.

Che cosa cambierebbe?

Se la legge viene accettata, in due casi sarebbe consentito analizzare i geni dell’embrione prima dell’impianto nell’utero (DPI). Primo, a coppie che non possono avere figli in modo naturale. In tal caso la DPI consente di selezionare un embrione che ha buone possibilità di svilupparsi. Secondo, a coppie portatrici di una grave malattia ereditaria. In tal caso la DPI consente di selezionare un embrione che non è affetto da una malattia ereditaria. Anche in futuro la DPI non può essere eseguita per determinare ad esempio il sesso o il colore degli occhi. Inoltre sarà consentito sviluppare fino a 12 embrioni. Questi non devono tutti essere impiantati subito nell’utero, ma possono essere congelati e, se necessario, impiantati in un secondo tempo. Prima che una coppia decida di far eseguire una DPI, deve essere informata da un medico. D’altronde le spese per la DPI sono a carico della coppia.

Argomenti dei favorevoli

  • Con la DPI le malattie ereditarie gravi possono essere scoperte già prima della gravidanza, e non solo durante. 
  • La DPI è oggi consentita in molti Paesi europei. Se in Svizzera dovesse rimanere proibita, le coppie si recherebbero all’estero per un trattamento. 
  • La DPI è consentita solo in due casi specifici, per cui anche in futuro non vi saranno cosiddetti "bambini salvatori".

Argomenti dei contrari

  • Selezionando gli "embrioni di prima qualità" viene dato il diritto di vita solo alle persone sane, discriminando le persone con disabilità.  
  • Alcuni studi dimostrano che anche con la DPI le coppie sterili non hanno maggiori possibilità di avere un figlio.
  • Inizialmente il Consiglio federale aveva presentato una proposta di legge più moderata. La legge attuale, invece, va troppo oltre. Occorre quindi sottoporre la legge a un’ulteriore modifica.