Legge sul clima18. giugno 2023

Obiettivo: Raggiungere la neutralità climatica in Svizzera entro il 2050. 

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Situazione attuale

La Svizzera è fortemente colpita dal cambiamento climatico. Esso è provocato dai gas serra derivanti dall’attività umana. Questi gas serra sono prodotti, tra l’altro, quando vengono bruciati combustibili fossili come il gas naturale e il petrolio. Questi combustibili fossili sono usati, p. es., per l’elettricità e il riscaldamento. Vengono importati dall’estero.

Nel 2019 è stata presentata l’iniziativa popolare «Per un clima sano (Iniziativa per i ghiacciai)». Questa chiede che dal 2050 sia completamente vietato l’uso dei combustibili fossili. Il Parlamento ha elaborato la legge sul clima come controprogetto indiretto all’Iniziativa per i ghiacciai. Contro la legge sul clima è stato lanciato un referendum. Per questo motivo siamo ora chiamate e chiamati a votare.

Che cosa cambierebbe?

Se l’oggetto viene accettato, viene fissato l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

L’oggetto prevede quanto segue.

  • Chi possiede sistemi di riscaldamento a olio, gas o elettricità riceve aiuti finanziari se passa a sistemi rispettosi del clima.
  • La Confederazione e i Cantoni vengono obbligati a proteggere la popolazione e l’ambiente dalle conseguenze del cambiamento climatico.
  • Le imprese ricevono aiuti finanziari per investire su tecnologie rispettose dell’ambiente.
  • La Confederazione può stipulare accordi vincolanti con attori del settore finanziario come banche e casse pensioni per contribuire alla neutralità climatica.
  • I gas serra rimanenti vengono rimossi dall’atmosfera e stoccati in sicurezza.
  • Il finanziamento complessivo è limitato ad un massimo di 3.2 miliardi di franchi in dieci anni.

Argomenti dei favorevoli

  • Il gas naturale e il petrolio sono limitati. Per garantire l’approvvigionamento energetico a lungo termine, bisogna rinunciare ai combustibili fossili.
  • Se la Svizzera non deve più importare combustibili fossili da altri Paesi, si rende più indipendente dall’estero.
  • La legge sostiene il popolo e l’economia nel passaggio a soluzioni più rispettose del clima.

Argomenti dei contrari

  • Con la nuova legge aumentano ulteriormente i prezzi già elevati di elettricità ed energia.
  • La legge non include misure abbastanza concrete su come sostituire l’elettricità derivante da combustibili fossili.
  • Per coprire il fabbisogno di elettricità da fonti rinnovabili servono troppe nuove centrali elettriche. È irrealistico e intacca il paesaggio svizzero.

Più Informazioni

Come vengono catturati i gas serra?

La legge sul clima prevede che la Svizzera raggiunga l’impatto climatico zero entro il 2050. Tuttavia, l’impatto climatico zero non significa che non verrà più prodotto il CO2, poiché non tutti i gas serra prodotti dall’uomo si possono evitare. Significa, piuttosto, che il CO2 rimanente viene rimosso dall’atmosfera grazie a varie misure, attraverso le cosiddette tecnologie a emissioni negative (NET). Si tratta di processi che rimuovono il CO2 dall’atmosfera e la immagazzinano. Esistono sia processi tecnologici che processi biologici. Ecco alcuni esempi di NET:

1.     Le foreste

Gli alberi usano il CO2 per crescere. La foresta è quindi un serbatoio naturale di CO2. In teoria, gli alberi e le foreste possono immagazzinare CO2 finché sono in vita. Affinché le foreste durino il più a lungo possibile, è importante che siano sufficientemente curate e che vengano piantati alberi adatti al clima.

2.     Il suolo

Anche il suolo assorbe il CO2 e ne è quindi un serbatoio naturale. Affinché il suolo possa immagazzinare bene il CO2, deve essere trattato in maniera sostenibile. Per esempio, è importante non lavorarlo troppo in profondità, poiché sono proprio gli strati profondi che immagazzinano bene il CO2. È inoltre importante coprire gli strati superiori del suolo con piante, compost e anche letame, che fungono da «scudo protettivo» per il suolo. Inoltre, un terreno ricco di CO2 giova al raccolto.

3.     Acque

Il metodo Direct Air Carbon Capture & Storage (DACCS) filtra il CO2 presente nell’aria. In una prima fase, l’aria viene fatta passare attraverso un contenitore dotato di grossi ventilatori. Lì, il CO2 viene trattenuto su un materiale filtrante, mentre l’aria rimanente fuoriesce nuovamente. Una volta pieno, il filtro viene riscaldato a circa 100 gradi e mescolato con acqua. L’acqua contenente CO2 viene quindi pompata in profondità nel terreno, dove si combina con le pietre.

4.     Rocce e cemento

Anche le rocce e il cemento possono immagazzinare CO2. Questo processo avviene in modo naturale con il tempo. Tuttavia, ci sono imprese che volutamente arricchiscono il cemento con il CO2. Per fare ciò, utilizzano pezzi di cemento piccolissimi, per avere maggiore superficie possibile a cui il CO2 può legarsi. In seguito, espongono questi piccoli pezzi di cemento al CO2 prodotto, ad esempio, dagli impianti di biogas. Una volta arricchito di CO2, il cemento può nuovamente essere reso liquido e utilizzato per le costruzioni.

Cronologia Protezione del clima Svizzera:

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